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Titolo Might and Magic X Legacy Sviluppatore Limbic Entertainment Genere first person, turn based, computer role playing game Anno di pubblicazione 2014 Piattaforma PC Windows / Os X Stato copyrighted (Ubisoft) Lingue localizzato in Inglese con sottotitoli in Italiano Requisiti Windows Vista SP2 / Windows 7 SP1 / Windows 8, Intel Core 2 Duo E7200 / AMD Athlon64 X2 3800+, 4GB di Ram o superiore, nVidia GeForce 8800GTX o AMD Radeon HD3870 (512MB), DirectX 10c, Audio DirectX 9c compatibile e connessione a banda larga per l'attivazione attraverso UPlay. Giocato su Pc Core 2 Quad, 8GB DDR2, Radeon HD 5870, X-Fi Titanium, Windows 8.1 Dopo qualche anno a seguire lo sviluppo fan-made del decimo capitolo non ufficiale della serie originale Might and Magic, chiamato Children of the Void, vengo felicemente folgorato dalla notizia dell'arrivo di un seguito ufficiale. Nato in questo particolare periodo di richiami alla vecchia scuola, anche Might and Magic X Legacy non sfugge al ritorno alle origini: dopo la virata 3D, seppur con sprite, a movimento libero degli episodi dal sesto capitolo (Mandate of Heaven) in poi, fino ad arrivare all'uso di un motore totalmente poligonale* del nono capitolo (Writ of Fate), con scarsi risultati in termini pratici e di gameplay, si torna ad una concezione arcaica del gioco di ruolo in soggettiva, quindi agli albori della serie. M&MX Legacy è un titolo che sembra essere più la trasposizione di World of Xeen, su di un motore grafico recente: si impersona un party, vedendo da punto di vista degli eroi ed agli spostamenti, a turni, lungo i 4 assi cardinali. Le meccaniche di gioco, come vedremo, strizzano l'occhio ai "vecchi" appassionati più che ai nuovi arrivati, i quali abituati agli ultimi Elder Scrolls, potrebbero percepire l'esperienza come un po' stretta. Di fatto, invece, la solidità del gioco risulta invidiabile e l'esperienza per il giocatore di ruolo è molto meno dispersiva, più tattica ed appunto, ruolistica, che in titoli più commerciali. Se prima ho citato nell'entusiasmo una perla quale World of Xeen, è doveroso puntualizzare che Legacy non raggiunge le vette qualitative del suo predecessore: le influenze con la serie parallela Heroes sono forse eccessive, tanto che la trama, piuttosto scialba e distaccata dall'originale, prosegue gli eventi avvenuti in Heroes VI ed il setting scelto dagli sviluppatori è quello del mondo di Ashan, più specificatamente la Penisola di Agyn. Dopo la guerra provocata dall'Arcangelo Uriel, un colpo di stato è stato messo in atto nella Città di Karthal ed il nostro party viene assorbito da una complessa trama di macchinazioni e tradimenti, che ci porterà a comprendere e risolvere le tensioni tra le varie nazioni. Il nostro piccolo gruppo conterà quattro personaggi, selezionabili secondo razza, tra umano, elfo, orco e nano e ciascuna di esse vanta tre classi esclusive che si suddividono tra guerriero, classe ibrida e mago, per una dozzina totale di scelte. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, durante il corso della partita, i nostri personaggi acqisiranno punti esperienza che potremo poi utilizzare per far evolvere le caratteristiche e le abilità del personaggio: rimane la necessità, tipica della serie, di allenarsi presso un esperto, un maestro e poi un gran maestro, per acquisire i medesimi stati per una specifica abilità e rimane anche la possibilità di affrontare delle quest di avanzamento, le quali permetteranno di avanzare anche di classe, ottenendo ulteriori benefici. Oltre a questo, una volta trovati o acquistati, potremo far indossare ai nostri eroi armi, armature e diversi altri oggetti utili (ed eventualmente incantati), sempre se il nostro personaggio rientra nei requisiti di caratteristica. Il motore grafico scelto è il versatile e ben conosciuto Unity: la resa è buona e la grafica che ammicca allo stile vagamente cartoonesco che la serie Heroes ha accentuato dal quinto capitolo, risulta gradevole e colorata, anche se certamente qualcuno dei vecchi appassionati avrebbe gradito uno stile ancora più serioso. Alcune scelte di design risultano un po' macchinose, come i personaggi incontrabili quando si entra in un edificio, i quali rendono meno immediato e poco intuitivo il procedere, ma infondo anche questo rispecchia l'essenza della vecchia scuola, dove le meccaniche non erano rodate, erano da scoprire e tutto era lasciato all'immaginazione dello sviluppatore. Per quanto riguarda sonoro e musica, il tutto risulta funzionale ed è ispirato ai precedenti capitoli, tanto che qualche nostalgico potrà riconoscere alcuni campioni audio. Tutto questo fa si che Might and Magic X Legacy risulti un buon titolo, soprattutto per i vecchi appassionati che rimpiangono i primi capitoli della serie originale o altri titoli come Dungeon Master, Wizardry o anche semplicemente chi ha di recente apprezzato il magnifico Legend of Grimrock. Per quanto riguarda il sottoscritto, sicuramente posso dire che, da grande estimatore della serie e del genere, per ora si tratta del miglior titolo del 2014, se non considero il contenuto scaricabile di Bioshock Infinite Funerale in Mare - Episodio 2, che comunque rimane di tutt'altro genere e pursempre un' espansione. * la seconda evoluzione del buon Lithtech di Monolith, adoperato in diversi altri titoli nettamente più action, tra i quali: No One Lives Forever, Kiss Psycho Cyrcus ed Alien versus predator 2.1 punto