Questa recensione non inizierà con "in questo gioco andremo ad interpretare..". In The Talos Principle non sappiamo chi siamo, ne cosa siamo, ne dove siamo. In Talos Principle il nostro riferimento è una voce fuori campo: un entità superiore di nome Elohim. Sono i nostri progressi, assieme ad i nostri occhi ed alle nostre orecchie, che ci permetteranno di capirne un po: le nostre mani sono robotiche, ad esempio. I fondali flickerano, evidenziando il fatto che sembrano essere fittizi. Probabilmente siamo dentro ad una simulazione ma, perchè? Come ci siamo finiti? O ci siamo sempre stati? Elohim ci indica la strada per l'immortalità: basterà seguirlo? E se fosse un inganno? Ci è dato scegliere? Stando ad alcuni terminali, siamo all'interno di un loop infinito e sempre stando agli stessi, il modo di rompere le regole ci sarebbe.. E se Elohim si arrabbiasse? In ogni caso, è chiaro che dobbiamo darci da fare a risolvere i puzzle che ci vengono proposti, almeno finchè non sarà chiaro il momento in cui potremo far valere il libero arbitrio, sperando che questo ci porti alla verità, anche se dovesse costarci cara. Giocando in soggettiva, come in uno sparatutto, dovremo risolvere i livelli per ottenere dei tasselli colorati: per fare questo dovremo analizzare le possibilità e gli oggetti che abbiamo a disposizione, tra i quali dei cubi per attivare piastre a pressione o per poterli usare come gradini, dei cristalli riflettenti per indirizzare i laser rossi e blu, i jammer, apparecchi che interferiscono con gli elementi mobili e le pareti energetiche ed altri che sempre grazie ai tasselli potremo sbloccare più avanti nel gioco, come le ventole, le piastre da trasporto ed il registratore (..e se una copia di voi stessi, potesse aiutarvi superando le regole dello spazio e del tempo..?). I tasselli, a seconda del colore, oltre a sbloccare utensili, ci permetteranno di sbloccare anche l'accesso alle locazioni più avanzate: meglio raccogliere subito tutti i tasselli della sezione A, sparsi per le sette location, aventi ciascuna una serie di sotto-livelli, sia che siano verdi, gialli, rossi o.. grigi. Potrà capitarci di vedere una stella, apparentemente irraggiungibile ma, se saremo ostinati, sono certo saranno nostre! Comunque sia.. è chiaro che qualcuno è stato qui prima di noi e molto probabilmente anche loro cercavano risposte. Forse i loro messaggi potranno esserci di consiglio. I terminali invece, sembrano volerci far dubitare della nostra stessa esistenza. Perchè continuano a sostenere che pur essendo, noi, esseri pensanti, non siamo persone?
Il Principio di Talos è questo: una ricerca del nostro essere, umani, o forse no..
Croteam, gruppo di sviluppo Croato, dopo la serie Serious Sam, ha voluto dare prova, con questo titolo, di saper andare oltre al gameplay frenetico, ignorante ed alla bella grafica. TPOT è visivamente decisamente bello, le musiche ambientali e strumentali/acustiche, sono una carezza per i timpani, ma oltre alla solidita ed alla cura tecnica, questo gioco è una vera e propria lezione di filosofia ed introspezione, con tanto di riferimenti a testi sia filosofici che mitologici.
Se è piaciuta la serie Portal, ludicamente Talos è altrettanto valido. Se consideriamo lo spessore di contenuto, senza nulla togliere a Portal, l'allievo supera il maestro. Consigliatissimo quindi, un po a tutti quelli che anche solo pensano vagamente possa piacere: per i meno pazienti, sappiate che il gioco è suddiviso saggiamente. 3 o 4 settori (con relativi tasselli) in ciascuna delle sette location di ognuno dei tre settori visitabili, senza contare gli extra che si possono cercare, permettono fare sessioni di gioco di pochi minuti senza mai risultare frustranti. Le locazioni più ostiche possono essere rimandate e riprese successivamente.
ps
The Talos Principle è arrivato a costare in saldo 5€, riducibili alla metà nel caso in cui si fosse tenuto come nel mio caso il cupon Alienware.