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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 28/06/2017 in tutte le aree

  1. PC PREY (2017) [ATTACH]588._xfImport[/ATTACH] A distanza di anni dall'omonimo titolo, Prey, si propone con un'identità tutta sua: niente più antenati nativi-americani, niente più spiritualità. Rimangono solo gli alieni e tanta, tanta sostanza. Arkane, con questa nuova ip, va a confermare l'ottimo lavoro fatto con i Dishonored e ad attingere a quelli che sono ormai i grandi classici degli action in soggettiva. Giocando a Prey, non potremo fare a meno di percepire le stesse sensazioni sperimentate in Half-Life, System Shock 2, Bioshock e molte altre pietre miliari del gaming. Nel gioco interpreteremo Morgan Yu, una delle menti principali dietro alle ricerche ed allo sviluppo delle tecnologie Typhon, effettuate a Talos I. La giornata lavorativa comincerà sulla terra, nel nostro appartamento, per poi continuare nei laboratori TranStar Corporation, ove ci sono dei test in programma. Una giornata come tante, insomma, con la differenza che la situazione precipiterà in men che non si dica: un attacco alieno interromperà i test e, durante lo stesso, ci troviamo ad essere praticamente l'unico sopravvissuto. Presto ci renderemo altresì conto di avere vissuto, fino a quel momento, una simulazione atta ad occultare la nostra reale collocazione. Siamo difatti in prossimità della luna, a bordo di una stazione spaziale. E' chiaro che la nostra memoria è stata cancellata: i nostri obiettivi sono capire cosa è successo, cosa stà capitando e, possibilmente, rimanere vivi. Half-Life un po' insegna. L'azione si svolge in prima presona, come nei giochi sopracitati ai quali Prey si ispira: avremo la possibilità di raccogliere armi ed oggetti, raccogliendole in un inventario abbastanza limitato. Ogni arma ha le sue peculiarità, le quali possono essere sfruttate a seconda dei punti deboli dei nemici, e specifiche ricariche. Le ricariche, assieme agli altri oggetti, possono essere trovati e raccolti dallo scenario, dai nemici uccisi o assemblati da zero impiegando dei materiali grezzi nell'assemblatore, a patto di aver trovato gli schemi di assemblaggio. I materiali grezzi, possono essere ottenuti riciclando gli oggetti che non ci servono. Elementi molto consistente in Prey, sono le abilità: come succedeva in Matrix, potremo registrare nella nostra memoria, grazie alle neuromod, abilità appartenenti ad altri. Le neuromod vengono suddivise a seconda della loro utilità e provenienza, nell'albero che segue. Umane Scienziato Hacking (4 livelli) Incremento metabolico (1 livello) Fisico (2 livelli + 1 Necropsia) Ingegnere Leva (3 livelli) Riparazione (3 livelli + 2 Armaiolo + 3 Modifiche tuta + 1 Smantellamento) Esperto dei materiali (1 livello + 2 Tecnico di laboratorio) Calibrazione impatto (2 livelli + 1 Polverizzare) Sicurezza Armi da fuoco (2 livelli) Condizione fisica (1 livello + 3 Tenacia + 2 Stamina + 2 Mobilità) Focus combattivo (3 livelli) Furtività (3 livelli + 2 Attacco furtivo) Aliene Energia Esplosione cinetica (3 livelli + 2 livelli Campo di sollevamento) Raffica elettrostatica (3 livelli + 1 Resistenza elettrostatica + 1 Assorbimento elettrostatico) Supertermale (3 livelli + 1 Resistenza termica + 1 Assorbimento termico) Trasformismo Mimic (3 livelli + 2 Rigenerazione) Spostamento fantasma (2 livelli + 2 Genesi Fantasma + 1 Resistenza etere + 1 Assorbimento Etere) Telepatia Contraccolpo (3 livelli + 1 Resistenza alla paura) Shock psichico (3 livelli + 3 Furto mentale) Manipolazione remota (3 livelli + 3 Mente meccanica) Per salire oltre al primo livello, possono essere richieste più neuromod. Alcune abilità vengono scoperte (sbloccate) usando lo scanner ottico sui nemici vivi o attivi. Altri potenziamenti, possono essere attivati direttamente sulla tuta o sullo psicoscopio, utilizzando alcuni moduli (chip) che si possono trovare in giro per Talos I. Lo psicoscopio non è che un visore "tattico" con capacità di zoom e scanner biologico e tecnologico. La tuta, oltre a fungere da protezione dai colpi nemici, garantirà, assieme al sistema di propulsione Artax, anche la possibilità di spostarsi al di fuori della stazione spaziale. Tutta questa varietà di abilità e tecnologie, si sposa bene con l'ottimo level design del gioco ed agli ambienti moderatamente vasti e "aperti": per svolgere una missione, potremo utilizzare diversi approcci, decidendo magari di spostarci silenziosamente attraverso un portello di servizio seminascosto, piuttosto che sfruttando l'ambiente circostante per creare danno al nemico. Sfruttando un po' tutte le concessioni forniteci dagli sviluppatori, otterremo moltissima soddisfazione da questo gioco. A livello artistico, per chi ha avuto il piacere di giocare a Dishonored, è ben chiaro che Arkane ha voluto utilizzare più o meno la stessa impronta. La differenza sta nel contesto, non più steampunk/vittoriano, bensì sci-fi. Siamo di fronte però ad uno stile sci-fi con un occhio di riguardo allo stile classico, un po' come avveniva in Bioshock, dai tocchi liberty. Rispetto all'altro titolo, è anche cambiato il motore grafico: questa volta abbiamo a che fare con la quinta evoluzione del CryEngine, non con il Void Engine, derivato dell'id Tech, già utilizzato da Arkane. Ne risulta un gioco piuttosto scalabile e fluido. Il doppiaggio è ottimo e così lo è la colonna sonora: questi sono elementi fondamentali per l'immersività, in un titolo del genere. Chiudo lodando anche la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi. E' ottimo quindi il risultato complessivo. Il gioco convince ed appassiona, facendo tributo ai classici ma sfoggiando una determinata identità propria.
    1 punto
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