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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 12/08/2017 in tutte le aree

  1. Dato che i Ninja Theory sono da sempre una garanzia, ho deciso di investire quella che è tutto sommato una cifra più che onesta per un gioco appena uscito. A differenza di tanti titoli blasonati, Hellblade: Senua's Sacrifice, è costato praticamente la metà: con 30€, difatti, ci si porta a casa un gioco che non delude sotto alcun aspetto. Cosa dobbiamo aspettarci, quindi? Come tanti giocatori hanno constatato, ci si trova di fronte ad un gioco assolutamente guidato, incentrato totalmente sullo scorrere degli eventi. Non aspettatevi quindi un concorrente di Horizon, perchè Hellblade non lo è ne intende esserlo. Questo titolo non è veloce, concessivo, dispersivo, ma è un concentrato di contenuti: nulla risulta fuori posto, se si ha la pazienza di lasciar fluire la trama. Il gameplay consiste in fasi di risoluzione enigmi, tutti abbastanza intuitivi, ed in fasi di combattimento, dove dovremo schivare e contrattaccare con la spada, cercando sempre di trovare i tempi giusti per ogni nemico, magari aiutandosi col focus. Per quanto questo gioco non sia particolarmente action, le due sono bene amalgamate e funzionano. Graficamente il gioco rende ottimamente, grazie a scenari particolarmente evocativi, magistrale utilizzo di luci ed ombre e grazie alla cura avuta nel realizzare le animazioni facciali della protagonista: oserei dire che il gioco potrebbe essere "muto" e la storia di Senua, in cerca della salvezza del suo amato, verrebbe raccontata in maniera altrettanto efficace. Il comparto audio non delude, andando a concretizzare un'atmosfera davvero intensa in questo oltretomba nordico, soprattutto grazie alle voci che accompagnano sempre la protagonista, tra psicosi e paure, nei recessi della propria mente. Una direzione artistica magistrale. Le vicissitudini di Senua, convincono e vengono rese nostre: ci si affeziona a questo personaggio, reso particolarmente umano e vivo, nonostante non sia altro che un avatar digitale. Le voci saranno dentro la nostra testa e soffriremo per la solitudine e per l'abbandono, come la protagonista, dall'inizio alla fine. Il viaggio di questa ragazza di lignaggio Celtico attraverso Hel, la dimora dei morti, contro Dei che ella non riconosce, sarà struggente. Personalmente l'ho portato a termine in 8h, però ho lasciato indietro qualcosa come 7 dei 44 raccoglibili che fungono da "lore" riguardo la mitologia Norrena ed ho ragione di credere che questo mi abbia in qualche modo cambiato il finale. Data la qualità del gioco, lo ripeterò volentieri, questa volta prestando ancora più attenzione. Giocone.
    1 punto
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