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mirko3

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  • Compleanno 27/04/1963

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Newbie (1/14)

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Reputazione Forum

  1. http://www.iit.it/index.php?option=com_content&Itemid=1&lang=it&view=frontpage GUARDATE qua ... ^_^ http://www.iit.it/it/persone/iit.html
  2. Non credo ... vi ricordate quei ragazzini che riuscirono a spostare un satellite della NASA? Bill Gates li fece assumere e trasferire negli USA nel suo "regno" adesso penso che siano fra i suoi programmatori di soft ...
  3. Ho postato questo perchè siete giovani e con le contropelotas ... informarvi non costa nulla ... poi bo? chissa?!!??!!? forse qualcuno mi manderà una cassa di birra ...
  4. http://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/archivio-notizie/aaa.html Nuove professionalità per nuove sfide. L’intelligence cambia e con essa mutano le esigenze del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Per questo motivo stiamo cercando specialisti nei settori cyber defence, intelligence economico-finanziaria e intelligence energetica. Se vi sentite motivati, pronti ad accettare la sfida e a lavorare in contesti in continua evoluzione, a difesa degli interessi vitali del Paese e dei suoi cittadini, contro vecchie e nuove minacce, potete inviare il vostro curriculum utilizzando il sistema di acquisizione online cui si accede da questa pagina. Ma non avete bisogno di affrettarvi. Avete infatti tempo fino al 31 ottobre alle ore 12:00 per inserire i vostri dati. Raccogliete con calma tutti gli elementi relativi a titoli di studio, pubblicazioni, attività lavorative e di docenza, ecc. in modo da essere pronti a rispondere alle richieste della procedura, leggete con attenzione tutto quello che c’è scritto nelle diverse fasi di inserimento, e solo a quel punto procedete con l’invio.
  5. mirko3

    Vi devo delle scuse ... ^_^

    ECCO appunto ... vi sto aspettando tu e la tua famiglia ... in visita se passi in riviera... BESTIASSSAAAAAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.......................
  6. mirko3

    Vi devo delle scuse ... ^_^

    OK ragazzi, Vi devo delle scuse, Vi ho da Novembre un po abbandonati ma non per menefreghismo o perché ho dei rancori con qualcuno anzi siete sempre nei miei pensieri anche se la vita a volte ti impegna o ti “impone delle priorità” che a prescindere dai risultati comunque TI CI BUTTI. Il bello è che Vi ho “trascurato” a Voi giovani cibernauti per dedicarmi ad altri giovani che si sono buttati in politica e che sono LA SOLA speranza per questo Paese … vi ricordate che spesso dicevo e dico “Forza ragazzi, il FUTURO è vostro!” … ebbene in questo momento epocale per RSM mi son messo a disposizione di questi giovani “dall’esterno” senza entrare nelle loro assemblee e loro hanno molto apprezzato il mio “Non impegno diretto” ma comunque sempre presente … in vari modi tangibili. Con quei ragazzi abbiamo dato vita ad un Gruppo su FB che si chiama NON a caso “repubblica Civile” https://www.facebook.com/groups/248370335205840/?fref=ts L’11/11/2012 ci son state le Elezioni Politiche in RSM e brevemente per sommi capi mi son impegnato a modo mio e con le mie conoscenze nella campagna elettorale in modo discreto e con contatti importanti di persone di elevata statura Morale o Imprenditoriale o di riconosciute attitudini a vario titolo … Attraverso un lavoro certosino alla fine fra tutti giovani e “anziani” siamo riusciti a far entrare nel nostro Parlamento io dico 9 ragazzi speciali in TUTTO suddivisi in vari schieramenti ma che NON hanno NULLA a che fare con i M5S … anzi gente con le palle e non urlatori, persone giovani che da anni e anni son sulle barricate contro la corruzione le mafie ecc… ragazzi derisi, ignorati, denigrati MA adesso in Parlamento … (finalmente PORCO 2) Rappresentano quasi il 10% dei Parlamentari (son 60 in RSM) e sin da subito si sono dimostrati una vera spina nel fianco alla maggioranza vecchia e corrotta anche perché ADESSO possono essere presenti anche alle SEDUTE SEGRETE e quindi CONOSCERE certe PORCHERIE. I giovani sono dei partiti o movimenti di “Civico10”, “RETE” e “SU” (sinistra unita) qui vi linko i risultati elettorali http://www.elezioni.sm/on-line/home/elezioni-politiche---elezioni-2012/elezioni-del-11112012.html Ecco che dirvi di più … ci scambiamo quotidianamente articoli, Leggi da portare in Parlamento, Decreti ecc… ne parliamo via Web e via Streaming seguiamo e ci scambiamo pareri e opinioni in TUTTE le SEDUTE PARLAMENTARI tramite FB … ognuno per le proprie competenze senza Autoreferenze ne Cariche ma solo per spirito CIVILE di partecipazione. Ciao a tutti e una stretta di mano e un abbraccio ci sarò sempre qui … Mirko
  7. Non saprei dirti ... ???
  8. http://www.ilmessaggero.it/tecnologia/hitech/spazio_iss_stampanti_3d_pezzi_ricambio_base_lunare/notizie/292165.shtml ROMA - Creare i pezzi di ricambio della Stazione Spaziale Internazionale direttamente nello spazio. Come? Attraverso la famigerata stampante in 3D, quella già utilizzata per fare la cioccolata e creare pistole fatte in casa. La Nasa ha chiesto alla Made In Spazio, aziende specializzata nel settore, di pensare alla progettazione di un macchinario in grado di funzionare nello Spazio: la stampante avrà l'obiettivo di generare parti della Stazione spaziale internazionale senza attendere l'invio di materiali dalla Terra scrive Markus Hammonds per Discovery News. La produzione di pezzi di ricambio creati con le stampanti in 3D è una nuova frontiera anche per Ford e Mattel. Sarà sufficiente un giorno scaricare un file con estensione Cad per produrre un propulsore? Gli scienziati della Made In Spazio sono già a lavoro. Fanno parte del gruppo esperti in stampa 3D, veterani del volo spaziale, l'ex astronauta Dan Barry e il presidente della Planetary Resources Chris Lewicki. Il Ceo dell'azienda, Aaron Kemmer, spiega: «Le prime stampanti elaboreranno dei prototipi, come ad esempio schede dei componenti per computer». Intanto le prove di stampa in ambiente senza gravita sono già iniziate, il team ha in programma far partire lo sviluppo completo del progetto in autunno. Il progetto avrebbe, tra le altre cose, come vantaggio il vantaggio di ridurre i costi di trasporto. «Stiamo lavorando con Made in Space per testare la stampa 3D a bordo della stazione spaziale», dice Michael Gazarik. C'è da ricordare che tra le tante difficoltà da affrontare nel progetto c'è quella dell'assenza di gravità, di un ambiente dove, ricordiamocelo, le lacrime non scendono ( ). La Nasa ha pensato alle stampanti in 3D anche per altre applicazioni: fabbricare cibo. Il sito The Verge racconta la storia di un ingegnere meccanico, Anjan Contraente, che ha ricevuto una borsa di studio dall'agenzia spaziale a stelle e strisce per progettare un prototipo di stampante 3D con l'obiettivo di rendere automatica la creazione di cibo. Base lunare costruita con la stampante in 3D. C'è anche un altro progetto in corso: stampare in 3D una stazione sulla Luna usando direttamente il materiale presente sul pianeta. L'Agenzia spaziale europea ha annunciato una partnership con lo studio di architettura Foster + Partners per valutare la possibilità di utilizzare materiale della Luna in una stampante 3D per costruire una base lunare. Tra le applicazioni delle stampanti in 3D c'è anche quella relativa alla costruzione di barriere coralline. Il futuro è già presente: sullo Spazio, ma anche sulla Terra. @l4ur4bogliolo laura.bogliolo@ilmessaggero.it
  9. mirko3

    Auguriii Mirkooooo

    GRazie Boys ..... sono molto assente in sti periodi ... sto collaborando con dei ragazzi praticamente full-time che siamo riusciti a far entrare nel nostro Parlamento in RSM ... abbiamo le antenne sempre sintonizzate sul tutto e di più in merito a RSM ... poi se stacco mi faccio qualche Game ... ancora grazie... ^_^
  10. Si è riciclabile ... guarda tutto il filmato ... ;-)
  11. mirko3

    Stampante 3D ...Wow...

    I l regalo più insolito di questo Natale potrebbe essere una stampante 3D con cui dare sfogo alla fantasia e alle capacità di inventare e costruire. Un regalo che è in grado di «produrre» regali, a voler bene vedere. Che si tratti di ricreare un pomello per sostituire quello rotto dell’anta dell’armadio della zia, di stampare un aeroplanino che vola realmente per il nipotino o il supporto per il tablet personalizzato da regalare al collega, con una stampante 3D personale a disposizione cambia proprio il concetto di acquisto natalizio, e di consumi in generale. Negli Stati Uniti la tecnologia della stampa 3D è in cima alla curva delle aspettative, la Hype Curve 2012 di Gartner Group, mentre la «personal fabrication» — questo è il nome scelto per indicare il processo di ideazione e stampa 3D su piccolissima scala — è l’elemento centrale dell’imminente, cosiddetta «terza rivoluzione industriale». Per capire cosa si possa fare con questo dispositivo, basta collegarsi al sito Thingiverse.com che permette di scaricare gratuitamente quasi 30.000 diversi oggetti e progetti, pronti per essere stampati, oppure prima modificati e poi «creati» in casa. Sono le idee di migliaia di utenti che, dopo aver sperimentato una stampante 3D, si sono lanciati nel processo creativo di modellazione. Le categorie sono le più disparate e si inizia con le parti per assemblare un orologio meccanico da parete, fino ad arrivare a vasi artistici con cui decorare casa, passando da complessi supporti per macchine fotografiche e smartphone, senza dimenticare le forme per tagliare i biscotti di pasta frolla, pupazzi snodati per i più piccoli o le riproduzioni di statue e sculture provenienti da importanti musei internazionali. La vera novità di quest’anno è il prezzo: oggi una stampante 3D montata o in kit può essere acquistata a meno di mille euro, staccando di un «fattore 10» tutti i modelli professionali che invece partono da almeno 5.000 euro e possono arrivare ben oltre i 100 mila euro. In Italia le aziende produttrici si sono messe all’opera da poco più di un anno e i prodotti si contano ancora sulle dita di una mano, ma c’è già abbastanza scelta per trovare una stampante adatta alle proprie tasche, magari risparmiando qualcosa se si è in grado di montarsela da soli. Alla base di questi modelli low cost c’è un progetto «open source» chiamato RepRap (acronimo di Self REPlicating RAPid prototyping): è senza brevetti ed è a disposizione della comunità per essere migliorato e diffuso. Grazie a RepRap, il prezzo dei prodotti nostrani è abbastanza allineato con quelli d’Oltreoceano, mentre la ricerca e lo sviluppo sono portati avanti gratuitamente e con continuità dall’intera comunità mondiale. Il cervello di queste stampanti è una versione del microcontrollore Arduino, ideato da Massimo Banzi e altro tassello fondamentale della «prototipazione rapida» su piccola scala. La creazione di un oggetto sul piatto di stampa sembra quasi una magia, ma l’idea alla base è tutto sommato semplice: si scioglie un filo di materiale plastico e lo si spinge fuori da un piccolo ugello su un piano di appoggio, creando uno strato sottile circa 3 decimi di millimetro. Quindi l’ugello si solleva e disegna così lo strato successivo fino ad ottenere un oggetto tridimensionale. Il materiale plastico costa circa 30 euro al chilo, la stampa non ha praticamente scarto e un oggetto finito pesa relativamente poco: da qualche decina di grammi fino ai 200 per gli oggetti più grandi e complessi. Dotarsi di una stampante 3D personale è quindi il primo passo per entrare nel mondo della «personal fabrication» ed essere parte attiva di questa innovazione che vede nei processi di produzione su piccolissima scala un futuro possibile per le micro imprese. Se poi la plastica utilizzata non ha le caratteristiche necessarie per produrre un determinato oggetto, oppure se le stampanti di fascia «entry level» non dispongono del dettaglio necessario alle realizzazioni più raffinate, non bisogna perdersi d’animo: si può utilizzare la propria strumentazione per realizzare la bozza dell’oggetto in questione, caricando poi il modello su un servizio online di stampa 3D professionale, come per esempio Shapeways.com, e in qualche giorno arriva a casa l’oggetto finito in metallo, ceramica o un qualsiasi altro materiale scelto fra quelli disponibili. Pronto all’uso e con i dettagli scelti da noi. Simone Majocchi http://www.corriere.it/tecnologia/provati-per-voi/12_dicembre_14/stampanti-3d-modelli-da-casa_e17b61aa-45f9-11e2-9abc-e1073f0961e6.shtml
  12. Microsoft chiuderà Windows Live Messenger, per favorire Skype. È The Verge a lanciare l’indiscrezione, secondo la quale il gigante di Redmond sarebbe in procinto di annunciare lo stop allo storico servizio di messaggistica istantanea, per dirottare utenti e traffico su Skype. Mancano ancora le conferme ufficiali da parte di Microsoft, ma la notizia sta già facendo il giro del web. «Secondo diverse fonti –scrive il noto sito americano- Windows Live Messenger verrà ritirato nei prossimi mesi e integrato a Skype». Ma il processo di fusione tra i due servizi viene seguito da Microsoft ormai da mesi, dal momento che «l’ottanta per cento dei messaggi chat inviati tra utenti Skype sono già gestiti dallo stesso Messenger», scrive The Verge. Tuttavia, oltre che una decisione presa in proprio da Microsoft, la scelta di unire Messenger e Skype appare dovuta anche all’esplosione dei social network come Facebook, dotato anch’esso di un servizio di chat istantanea. Secondo l’anticipazione di The Verge, l’azienda americana dovrebbe annunciare l’operazione a breve, probabilmente già entro questa settimana. In ogni caso Microsoft non ha assunto ancora una posizione ufficiale dopo la pubblicazione dell’indiscrezione, nonostante sia stata interpellata dal sito americano, finora senza successo. Già al momento dell’acquisizione di Skype da parte di Microsoft per la cifra di 8,5 miliardi di doll ari, si era capito quanto l’azienda fondata da Bill Gates puntasse sul servizio di telefonia Voip più conosciuto al mondo. Lo spostamento progressivo degli utenti verso i social network del momento come Facebook, Twitter e il neo-arrivato Google Plus potrebbe, così, aver spinto ulteriormente Microsoft a chiudere il famoso servizio di messaggistica, chiamato comunemente “Msn”. Disponibile dal 22 Luglio 1999, l’ultima versione di Windows Live Messenger (16.4) è stata rilasciata solo un mese fa. Del resto già da tempo, ormai, Skype e lo stesso Messenger avevano “aperto” alle novità social, dal momento che sia l’ultima versione del servizio di telefonia Voip, che quella di Msn, prevedevano sin dal rilascio la possibilità per l’utente di autenticarsi attraverso l’account Facebook personale. Non solo, una volta effettuato il login tramite l’account del social network, sia su Skype che su Messenger è possibile avere su una schermata interna dedicata il news feed di Facebook, con gli aggiornamenti pubblicati da amici e conoscenti. Adesso, con la notizia della probabile fusione tra Messenger e Skype, la strada verso l’integrazione tra servizi sembra davvero quella più battuta. Nicola Di Turinicoladituri 05 novembre 2012 | 22:07 https://apps.facebook.com/corrieresocial/scienze_e_tecnologie/12_novembre_05/microsoft-messenger-chiusura-skype_5d1414ac-278b-11e2-a3d0-4a01526cb6a5.shtml
  13. mirko3

    Win 8 ... ad ottobre

    http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/07/19/news/windows_8_26_ottobre-39308431/?ref=HREC2-6
  14. NEW YORK - L'Apocalisse non può più attendere. A partire dalle prime luci di lunedì, centinaia di migliaia di computer di tutto il mondo sono a rischio infezione. Addio Internet: chiunque cercherà di avventurarsi sui siti più famosi di tutto il mondo, da Facebook ad Apple, passando per gli indirizzi perfino dell'Fbi, sarà sbattuto fuori dal world wide web. Www non più: fuori. E la cosa incredibile è che a sbatterci fuori sarà proprio l'Fbi: e per giunta per conto del tribunale di New York. Sembra la trama di un cyberthriller e invece è realtà. E stavolta neppure la sempre più grande tribù dei Macdotati potrà ritenersi al sicuro. I computer Apple, si sa, sono molto meno esposti dei cugini rivali che girano su Windows agli attacchi dei pirati. E invece stavolta il virus è pronto colpire non solo i pc Windows e i computer della Mela ma perfino gli iPad, gli iPhone e i tablet di tutti i tipi. La ragione è semplice: il malware ha già preso possesso dei computer infettati e scatterà appena i pc o i tablet tenteranno di collegarsi al web, agendo sull'indirizzo Dns, quello cioè che ci consente di indirizzarci per le autostrade del web. Ma come si è arrivati fin qui? E perché dagli Usa all'Europa nessuno può dormire tranquillo? Il Lunedì Nero dei computer arriva da lontano. È il novembre scorso quando l'Fbi annuncia di aver sgominato una pericolossima centrale di hacker che opera dalla Russia agli Stati Uniti, passando per l'Europa. I banditi sono riusciti a impossessassarsi di oltre quattro milioni di computer in tutto il mondo, mettendo su un'associazione criminale da 14 milioni di dollari. Non si tratta però di un 'semplice' virus che si attacca ai nostri pc trasformandoli in tanti bot, strumenti di una botnet, quella rete appunto di computer infettati che viene orchestrata dai delinquenti web per dirottarli su siti particolari o succhiare informazioni (e denaro). In questo caso il malware viene chiamato DnsChanger perché cambia appunto l'indirizzo Dns: in pratica il computer colpito naviga su un Internet parallelo disegnato dagli hacker in cui i siti non sono quello che appaiono. Cerchi un prodotto Apple? Vieni rimandato su un sito pirata. Vuoi scaricare un film da Netflix? Idem. Quando scatta l'operazione antihacker l'Fbi è costretta così a 'ricostruire' il mondo Internet dei computer infetti mettendo in piedi una serie di server alternativi che impediscono ai pc colpiti di navigare sul web pirata. Naturalmente si tratta di una misura temporanea: decisa appunto dal tribunale di New York perché da qui parte l'operazione anti-pirateria. La misura temporanea finisce però proprio questo lunedì: 9 luglio. Da questo momento in poi, insomma, i nostri computer non saranno più protetti: ma visto che i siti pirata sono già stati bloccati, la conseguenza sarà il blocco totale di Internet. Non riusciremo più a collegarci. Black Out. Buio completo. Che fare? Negli Stati Uniti le grandi compagnie come At&T hanno già preannunciato di aver predisposto server di emergenza per ridirigere il traffico dei computer colpiti. E da Facebook a Google si è pure scatenata una campagna di sensibilizzazione. Basta un semplice test su un sito predisposto per l'occasione, www.dcwg.org 1 (la cui pagina italiana è curata da Telecom ed è raggiungibile a quest'indirizzo 2), per scoprire se il pc o il Mac è infetto o meno. Se il sito si illumina di verde vuol dire che il computer è pulito. Altrimenti... Per la verità gli esperti giurano che in rete sono disponibili una serie di tool e software che permettono di ripulire il computer infetto. Ma nessuno sa ancora calcolare con esattezza quanti pc potranno essere colpiti dal blackout. Una stima della rivista specializzata PcWorld parla di 275mila computer ancora infetti in tutto il mondo. Solo 45mila sarebbero quelli a rischio negli Usa. Il che per noi è naturalmente una brutta notizia: perché molto più pericolosa sarebbe quindi la situazione dall'Asia all'Europa. Certo, insistono gli esperti, poche centinaia di migliaia di computer sono nulla rispetto ai milioni colpiti da Zeus, SpyEye e gli altri virus in giro per il mondo. E certo: saranno anche nulla. Ma sai che sorpresa se lunedì accendi il computer e scopri che l'Apocalisse si è scatenata proprio sulla tua nullità? http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/07/07/news/luned_nero_internet_stop-38668271/
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