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Ma io che sto quasi sempre offline nn giocherei mai?
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Quali sono i vincoli che pone steam? Devi stare per forza online per iniziare a giocare o cose così ?
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Con Steam che vincoli hai ? Puoi riscaricare quante volte vuoi il gioco comprato anche su pc diversi o hai un limite di riattivazioni ? Per il mio netbook la manna è GOG da questo punto di vista.
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Lo facevano anche con me, ora non più. Han tutti chiuso per fallimento
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E il mitico pad rosa ?
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HSH ci prova sempre più spesso a far aprire la sezione con le donnine Sulla risoluzione bassa...fa niente, tanto sto in 1024 x 600
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Bisognerebbe abbandonare il centro Italia quasi inblocco dato che è tutto a forte rischio sismico. Non ha sensoscappare, ha invece senso costruire con certi criteri. Se tutti scappassero l'Italia sarebbe un'appendice del Sahara. Terremoti, esondazioni, alluvioni, maremoti, siccità... No, la gente dovrà tornare perché non ha altri posti dove andare. Il terremoto ha distrutto vite ovunque, qui in Abruzzo, nelle Marche, in Umbria, in Molise, in Irpinia, in Sicilia e in Friuli. Non avrebbe alcun senso. Io tornerò, se avrò una casa un minimo sicura tornerò. Tornerei oggi stesso se avessi un'abitazione dove stare. Per dormire la notte beh... una piccola ed intima confessione: da quella notte non son più riuscito a dormire al buio completo, una piccola lucina accesa deve restare altrimenti inizio a tremare e sudare e non dormo più. Il terremoto mentre intorno è pure buio è come essere pestati dentro un sacco alla cieca.
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A questo punto ne ho la certezza, è colpa di daemon tool. Insomma, anche sull' 1000HE stessa cosa, dopo 3 giorni mi chiede di riattivarlo ovviamente senza alcuna modifica hardware (come potrei modificare un netbook?). Assurdo. Ma non c'è un log che ti notifica COSA secondo lui hai cambiato rispetto all'hardware "originale" ?
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Purtroppo si perché sennò dovrebbero buttare giù un quartiere...
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Quindi la notte del cinque qualcuno più importante di me si stava grattando perché gli davo prurito?
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Finalmente ho un pc e una connessione ad internet semi-stabile Un grazie ovviamente va al Toe per avermi procurato la materia prima, accettando pagamento in natura (i soldi son pochi e ci si arrangia come si può…) Avendo a disposizione la tecnologia necessaria, posso caricare sul forum qualche foto scattata dopo il sisma. Alcune sono di casa mia (interni ed esterni) altre no e hanno il solo scopo di mostrare quello che alcuni media han pensato bene di tralasciare, enfatizzando esclusivamente i crolli in aree storiche o comunque con parecchi decenni sul groppone. Crolli drammatici e danni potenzialmente pericolosi (quindi a prescindere se chi viveva dentro ci ha poi rimesso o meno la vita) ci sono stati anche in periferia e non solo in Via XX Settembre. Scusate la qualità infima delle foto ma le ho fatte con un cellulare dotato di videocamera da 1.3 Mpx http://img5.imageshack.us/slideshow/player...3110714xuz.smil
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L'unica ragione per cui lì non muore nessuno è che non esistono vincoli sugli edifici storici perché di fatto edifici di quel tipo non ce ne sono. Da quelle parti un edificio antico è semplicemente vecchio e come tale a buttarlo giù c'è solo da guadagnarci. Qui in Italia abbiamo centri storici con palazzi che risalgono anche al 1500 che non sono vecchi ma antichi e hanno un loro valore. C'è un altro aspetto di tutta questa storia che mi ha fatto riflettere. Chi viveva in una casa in centro aveva il denaro per potersela permettere (anche gli studenti in affitto dato che i prezzi lì erano sensibilmente superiori a quelli di altre zone) mentre chi aveva meno soldi veniva relegato nella più squallida ma "sicura" periferia. Totò aveva proprio ragione, la morte è una livella, non guarda in faccia a nessuno. Tra un po' mi cacciano dalla biblioteca ma se tutto va bene una capatina al mattino riesco ancora a farla
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Per quasi un mese dall'evento, ho soggiornato a casa di una mia zia a Chieti. Poi da solo ho preso la mia robina e mi sono trasferito in un Hotel a Silvi Marina (TE) a spese dello Stato. In questa situazione resterò per parecchi mesi, anche perché non ho un altro posto dove andare. Sicuramente da Silvi ci manderanno via entro la prima settimana di Giugno. Spero solo che la nuova destinazione sia accogliente quanto l'attuale. La vita comunque non è semplice. Quando non hai più una casa non hai più nulla. Ok gioisci di essere ancora vivo ma per quanto ? Dopo una settimana inizi a stancarti di "sopravvivere". Ti rendi conto di quanto siano importanti cose a cui prima davi poco credito. Ma anche questa fase dura poco al punto che ora le cose mi mancano di più sono altri oggetti o servizi "superflui" ma che sono utili per dare una parvenza di normalità alla vita. Anche per questa ragione sto assillando il Toe con il quale ho concluso una trattativa per l'acquisto di un netbook con modem umts, nella speranza di poter tornare piano piano ad una vita quasi normale. Certo, sempre fuori casa e sballottolato da una parte all'altra, ma almeno potròc ontinuare con le piccole cose di un tempo. Una capatina sul forum per esempio al momento mi sembra una specie di trenino di natale per un pupetto di 5 anni. Ad ogni modo sono stato fortunato. Chi vive nelle tende (per inciso, per scelta perché l'alternativa dell'hotel è stata data a tutti) si trova in una situazione tremenda. Caldo, freddo, parassiti, malattie di ogni genere (tubercolosi inclusa), igiene inesistente, condivisione di uno spazio con 15 persone... un'inferno, semplicemente un'inferno. La violazione dei più elementari diritti umani. E ora? Sinceramente non lo so. Qualcosa dovranno ricostruire per forza di cose perché io di soldi certo non ne ho. Vedremo, al momento è tutto molto confuso. In più questo maledetto sciame non si ferma e tutti hanno paura di un altro big-one fra qualche mese, specie chi è tornato a casa sua perché agibile. Spero di poter tornare presto su questi lidi, per ora da un pc pubblico, fra un paio di settimane se tutto va bene, da qualcosa di più "personal", corrieri e operatori telefonici permettendo. Un grazie a tutti, davvero, in particolare al Toe e lui-sa-perché.
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Ero quasi riuscito nell'impresa quando all'improvviso una seconda scossa mi riporta alla realtà. Non potevo dirmi salvo finché non sarei uscito da casa. Così prendo mio fratello per un braccio e usciamo fuori. Avevo paura di scendere le scale ma ormai ero lì. A piano terra il portone era in parte bloccato da un pezzo di marmo caduto. Riusciamo a trovare un modo per uscire, prendiamo l'automobile passando sopra marmi e pezzi di non so cosa caduti da non so dove, e scappiamo via. A quel punto mi viene in mente che un posto sicuro poteva essere l'isola ecologica a qualche decina di metri da casa. Poche case intorno e nulla in grado di crollare. Arrivati sul luogo mi accorgo che mezzo quartiere ha avuto la nostra stessa idea. Così scappiamo verso l'ospedale dove lavora mia madre (118). Mia madre era ancora lì (il reparto è un piano sotto terra), terrorizzata e coi telefoni che squillavano a più non posso. Dopo essermi accertato che fosse salva, provo a contattare mio padre dato che pure lui stava svolgendo il turno di notte al Convitto Nazionale. Niente da fare, linee bloccate. Intanto le scosse continuavano senza soluzione di continuità. Era una cosa continua, asfissiante. Qualche ora dopo si scopre che il sisma era di 6. qualcosa. Due ore dopo, come per magia, tutti si allineano sul più tranquillo valore di 5.8 ma gli aquilani sapevano e sanno che il terremoto ha avuto magnitudo e intensità maggiore ma questa è l'Italia. Solo verso le 8 di mattina inizio a rendermi conto dell'accaduto. L'Aquila-centro non esiste più. I morti più di un centinaio (ma saranno molti di più). Il Convitto dove lavorava mio padre raso al suolo come da un bombardamento. Lui salvo per miracolo dopo aver visto morire quattro ragazze che dormivano lì, arrivate dall'est europa il giorno prima. La sera inizia a grandinare. Il nostro unico rifugio era l'automobile, una vecchia Polo che però s'era salvata (quella di mio padre è ancora lì sotto le macerie). La grandine inizia a picchiare sui cristalli e su tutta la carrozzeria. Pensai che se avesse rotto qualcosa avrei davvero perso il senno. L'Aquila-centro era solo una parte anche se forse la più grave. La vicina periferia (Torrione, Pettino ecc) in ginocchio. Il mio quartiere si trovava vicino l'ospedale ed è stato uno dei più colpiti. Non è morto nessuno ma 3/4 degli edifici hanno subito serie lesionature ai pilastri, compreso il mio. Quindi da buttar giù o da rattoppare (ma poi chi ci andrà a vivere in un edificio rattoppato ? Io no). Qualche ora dopo scopro che il sisma ha investito anche altri paesi e che Onna non esiste più. Un paese che neanche sta sulle carte è stato decimato. 40 morti su 200 abitanti. Il resto è storia, ormai ne avrete la nausea a causa dell'intervento di giornali, tv e quant'altro. Per come l'ho vissuta io, posso dire un paio di cose: - Ad eccezione del TGR (TG3 regionale) e di un paio di emittenti locali, per il resto sono stati solo avvoltoi e sciacalli. Non hanno fatto informazione, hanno raccontato la loro verità, quella che fa share, quella che fa star meglio chi il terremoto non l'ha vissuto. Una cosa vergognosa, mi auguro solo che tali giornalisti possano vivere un giorno la stessa esperienza. Mai mi sarei sognato di augurare certe cose al prossimo ma dopo questa esperienza non posso nascondermi. Bestie, nient'altro che bestie. Il mio augurio è che possano spendere i loro lauti stipendi in costosi farmaci che garantiscano loro un'esistenza orizzontale per qualche decennio d'agonia. - Giuliani. Il suo metodo è stato abbandonato da tutti, inclusi i più grandi ricercatori nipponici e californiani. Proprio ieri è arrivata una task force a L'Aquila composta da i più grandi esperti (mondiali) in materia e le conclusione è stata la stessa: si può prevedere la zona (ma non la città!), la frequenza (ogni x anni o decenni) e l'intensità (la Ml massima) ma NON il momento esatto. Giuliani ha inventato un metodo che permette con 6-24 ore di anticipo di disegnare un raggio all'interno del quale potrebbe scatenarsi un evento distruttivo. Ora, per farvi capire, è come se all'improvviso venisse alla luce la possibilità di un terremoto distruttivo nel bresciano. In un'area che include Brescia ma anche Milano. Che si fa? In 24 ore si spostano i bresciani a milano ? Ok. Dieci ore dopo una scossa devasta il capoluogo di regione. I bresciani evacuati muoiono a Milano. Capite perché non ha senso dare credito ad una tecnologia così acerba ? Se Giuliani avesse dato l'allarme, in meno di 24 ore tutta la provincia sarebbe evacuata causando ancora più danni e incidenti, per poi andare dove ? E per quanto tempo ? E se l'evento si fosse presentato il giorno successivo ? Questo genere di operazioni non ha alcun senso e nessun paese ha mai pensato di adottare strategie di questo tipo. Al contrario, ciò che andava fatto era costruire meglio. A Kobe nessuno scappa via ma sanno che niente crollerà. E' questa la strada, non la fuga selvaggia che intasa i viadotti che crollando fanno una carneficina. Guardiamo i fatti per quelli che sono e cosa hanno scritto i giornali. - L'Ospedale crolla. Ma quano mai ? Io c'ero e ci son stato per diverse ore. E' sempre stato lì. L'Ospedale non ha retto come avrebbe dovuto questo sicuramente è vero ma è ancora lì e nessun paziente o dipendente è deceduto in seguito al sisma. Sicuramente avrebbe dovuto reggere meglio perché una struttura ospedaliera in questi casi è l'unica risorsa - Le case fatte di cartapesta. L'Aquila non è una città costruita l'altro ieri. E' un mosaico di antico e nuovo. Ci sono palazzi dell'800, di inizio secolo e di ogni decade fino ai nostri giorni. I pallazzi più antichi (e quindi in centro), non hanno retto. I palazzi più recenti han retto tutti e se il 53% è agibile si da subito (più un 18% agibile con qualche lavoretto), qualcosa vorrà pur dire. Nessuno è morto al di fuori del centro storico e dei paesini costruiti con criteri ...di un tempo. Sicuramente qualche stabile è stato costruito a risparmio ma la maggior parte degli edifici è stata costruita rispettando i criteri sismici del PROPRIO PERIODO. Casa mia rispettava i criteri degli anni 70, infatti ha retto. Siamo vivi anche se l'edificio è pesantemente lesionato. Per il resto si tratta di situazioni particolari. Per esempio il palazzo in Via XX Settembre è venuto giù perché era stato "sventrato" anni prima costruendo un garge nel pieno interrato. Se le case fossero state costruite con la ricotta, oggi non sarei qui.
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Prima di tutto, due premesse. Sto bene almeno fisicamente, il resto beh, ho vissuto momenti migliori. Seconda premessa, grazie a tutti, davvero, grazie di cuore. Terza anche se non era prevista, posto da una postazione internet del 15-18, dalla biblioteca di Silvi Marina (ho scoperto solo oggi che c'è una biblioteca!) e almeno la connessione è gratuita anche se da macchine risalenti al 98. Per questa ragione splitterò il mio post in post più piccoli, per evitare che salti connessione o pc e vada a farsi friggere tutto. Detto questo, arriviamo al dunque perché due righe di premessa poco pragmatiche già m'han fatto venire l'orticaria La notte del big-one ero a casa, davanti al pc come molti di voi avranno notato. In quel preciso istante stavo giochicchiando con FM08 perché ero troppo nervoso per prendere sonno. All'improvviso l'apocalissi. La casa ha iniziato per qualche istante ad oscillare come qualche ora prima. Nulla di preoccupante insomma. All'improvviso mi sono sentito letteralmente sbalzare in aria e poi scuotere come fossi su una barca impazzita. Si sentiva un boato fortissimo in sottofondo come di un tuono infinito; bicchieri che si frantumavano, oggetti che cadevano giù da mensole e mobili, armadi alti due metri che camminavano come in un film d'animazione. L'eletricità veniva e andava formando dei lami artificiali che facevano da eco ai "tuoni". Mio fratello era sdraiato sul letto dietro la mia sedia ed è rimasto paralizzato per tutta la durata del sisma. Io sono rimasto in piedi con il monitor del pc fra le braccia. Certo che l'istinto umano è davvero curioso. Spostarsi in una qualsiasi altra stanza era impossibile, figurarsi uscire. Ma poi uscire per andare dove ? Sulle scale ? Vicino ad altri edifici ? Il terrore ti paralizza nella posizione in cui ti trovi. Non ti fa muovere, se ci rpovi inciampi e cadi al suolo regalando superficie corporea ad eventuali oggetti che possono caderti in testa. Alla fine scopri di essere ancora vivo e che la casa, pur distrutta, è rimasta più o meno in piedi e tu sei vivo. Ma per tutta la durata dell'evento, la sola convizione che ti assale è quella che è finita, insomma sapevi che prima o poi avresti dovuto far le valige (si dice per lidi migliori) ma non ti saresti mai aspettato che sarebbe giunto così all'improvviso. Penso di aver imprecato una dozzina fra santi, beati e creature celesti di diversi pantheon e non è da me. Dopo circa 40 secondi, tutto si è placato. Francamente sembrava fosse passata almeno mezz'ora. Ho preso il cellulare, il caricabatterie, le chiavi di casa e il portafogli. Ho preso mio fratello ancora in pigiama e ho aperto la porta che dava sul pianerottolo (abito al primo piano). Davanti a me sembrava esser passato un panzer. Gente che scappava ovunque, un signore ansiano che viveva due piani sopra ha iniziato a piroettare su se stesso urlando frasi sconnesse su Dio e la Fine e cose così. Dentro casa non c'era più nulla al suo posto. Piatti, bicchieri, libri: tutto per terra. Tutti i miei giochi per pc e console ridotti a poltiglia, scaraventati al suolo con una furia davvero insensata. Per terra poi pezzi di intonaco, tramezzi letteralmente esplosi e piastrelle saltate in aria come rane in uno stagno. Ho preso mio fratello e ho iniziato a pensare ad un posto dove andare. Ho impiegato qualche minuto a vestirmi perché nel frattempo la mia mente andava da una parte e il corpo dall'altra. Ho iniziato a tremare come mai mi era capitato prima. Inizio a pensare che sia questa la sensazione che prova chi è andato vicino ad essere un utente del forum che non posta più. Però ero vivo! Voglio dire, ero sopravvissuto. Mentre cercavo con la mente un luogo sicuro, mi rendevo conto di aver dimenticato cose più importanti. Ad esempio, perché le mie braccia tremavano senza che ci fosse modo di controllarne il movimento ? Perché non ricordavo più come allacciare un paio di scarpe ?
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Ci facciamo compagnia a vicenda... anzi, dato che qui al centro è un tagadà continuo meglio a vicenza. Altrimenti, se ti viene sonno... piacenza. Ok, merito il ban, dai, rapido però.
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Altra mazzata 12 minuti fa... stanotte non si dorme...
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E' irrangiungibile, credo per troppe connessioni. Mi sa che sta volta l'ha fatta grossa perché l'hanno sentita pure più giù verso Capestrano...
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Altra botta piuttosto forte... s'è sentita pure a Celano nella Marsica...
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Ovviamente nessuno di noi (me, Indiana o chiunque altro) utilizza normalmente nelle attività di ogni giorno il DOS. In primo luogo perché per quanto nostalgici possiamo essere, è un OS che pone limiti e paletti invalicabili. Insomma, non puoi farci tante cose e sei limitato in tante altre. In secondo luogo perché è un OS non più supportato e sarebbe anacronistico. No, suppongo che chi scriva "DOS" nel proprio profilo lo faccia solo per un discorso nostalgico. Indiana suppongo lo faccia perché è appassionata (di sicuro più di me) di vecchi giochi per MS DOS, io lo scrivo per altre ragioni. Primo perché devo sempre farmi riconoscere sennò poi il Toe pensa che sia un fake e mi bannerebbe. Secondo perché il DOS fu il mio primo sistema operativo, ci sono legato "sentimentalmente" in questo senso. Pur essendo un OS limitato, a singolo utente e lungi dal multitasking, era un ottimo strumento didattico per imparare meglio il reale funzionamento di un hardware. Ti "immergeva" in una logica ben precisa che non è l'odierna "fai le cose che vuoi e non pensare a come avvengono" bensì "fai ciò che vuoi seguendo un preciso criterio". Mi riferisco ai file batch da scrivere a mano, alle stringhe dei vari autoexec.bat e config.sys da editare per creare diversi profili (specie per i giochi) perché determinate applicazioni richiedevano memorie diverse (XMS, EMS ecc), fino ad arrivare ai comandi impartiti sfruttando le varie combinazioni. A volte copiare dei files da una directory (quelle che oggi chiamiamo cartelle ) all'altra diventava un quiz di logica degno della settimana enigmistica. Tutto era sicuramente più contorto e richiedeva uno studio anche superificiale della sintassi, ma forse era proprio questo che lo rendeva agli occhi di un piccolo nerd qual ero (ero? ) così affascinante. Oggi chiunque può eseguire le operazioni base su un PC. E' tutto rappresentato graficamente, ci si arriva per intuito (fino ad un certo punto, poi c'è il Toe ). Con il DOS invece dovevi conoscere i comandi, la sintassi e la logica che seguiva il SO. Insomma eri costretto ad "imparare" concetti comandi e logiche non per forza intuitive come con Win/Linux dotati di pratica GUI. Era più "divertente" anche se richiedeva più pratica, più tempo e quella cupa schermata nera con caratteri bianchi teneva lontani quasi tutti gli attuali utenti "casual". Magari non era così un male... Mi ricordo che operazioni tipo la reinstallazione del SO erano vere e proprie opere di ingegno Insomma, oggi chiunque sa formattare il disco e rimetter su XP (anche perché fa tutto da solo praticamente). Al tempo no. Dovevi saper usare FDISK ad esempio che non era proprio la cosa più intuitiva. Tornava utile imparare a creare dischi di boot; io ne usavo uno fatto da me finché non me ne passò uno migliore il Toe, caricando dentro a mano i vari driver delle periferiche indispensabili. Poi dovevi formattare e reinstallare il DOS, riconfigurare alcune impostazioni base (nel mio caso il layout della tastiera)... tutt che cose che o le imparavi da qualcun altro o da solo (tramite granitico manuale del DOS). Oggi Windows neanche lo ha più il manuale praticamente Oppure lo mandavi da qualche tenico. Non dimenticherò mai quel giorno... da Vobis... IO: Scusi, il PC ha smesso di funzionare mi da un errore all'avvio...che dovrei fare? VB: Qui bisogna formattare, reinstallare il DOS e poi tutti i vari driver, mouse, cd rom (tutta roba che ora vien riconosciuta da sola) scheda audio (plug n' play ? ) ecc ... IO: Quanto verrebbe a costare ? VB: Tariffa fissa, 80 mila. 50 mila (£) per il lavoro e 30 per il recupero dati dal disco (...) IO: Uhm... beh quasi quasi ci provo da solo eh... VB: Come vuole ma vedrà che poi tornerà domani qua col PC IO: Ok... Impiegai una settimana ma... ancora mi stanno aspettando...
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Si, ma per curltura personale, per un obiettivo che è fine a se stesso. Cioé lo farebbe ma non sarebbe obbligato a farlo, né gli porterebbe qualche beneficio nella sua attività. Yjear, tu scrivi e suppongo parli, in un italiano più che discreto e sicuramente superiore a quello di tanti italiani di genitori italiani. Tuttavia, migliorare l'uso della nostra lingua porterebbe sicuri benefici giusto ? Insomma, se tu parlassi italiano a stento, non potresti nenche postare qui. Ecco, il ragionamento è lo stesso. Imparare cose che non aiutano nella vita di tutti i giorni o nel proprio lavoro è una bella cosa e distingue una formica operaia da un essere umano, tuttavia rimane sempre una ricchezza non utilizzabile per fini pratici. Poi voglio dire, nella vita bisogna esser motivati per portare a termine certi scopi. Tu probabilmente non parli una parola di norvegese ma se conoscessi una bella ragazza di Oslo, riusciresti ad imparare i rudimenti in una mezza giornata. Impareresti anche uno dei dialetti Klingon se ci fosse una solida ragione per farlo Ma se non sei motivato, ti passa la voglia e la sera anziché passarla al PC a documentarti, la passeresti a vedere la tv, al cinema, a bere o a donne.
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Fonte:http://www.mcvuk.com/news/33811/Microsoft-Packaged-goods-business-wont-decline Che dire, a me sembra tanto 'na roba di circostanza. Speriamo di no ma si sa che se il mercato rema in una direzione, le chicchiere stanno a zero e tutti finiranno per adeguarsi. La Storia non sarà una scienza ma in ambito videoludico ha dimostrato di esserlo in più circostanze...
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Si ma a quella gente non interessa aggiornarsi perché non sarà utile per il futuro né per il presente. Quindi a meno che tu lo voglia fare per una tua cultura personale, non v'è davvero ragione per perdere tempo in cose inutili. Il Toe si occupa di PC, chi glielo fa fare di studiare Microbiologia Medica ? Cultura personale a parte...
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Ti spiego come va la vita. Chi lavora in questi negozi viene assunto senza alcuna competenza. Questo è strano se ci pensi; a monte ci sono dei colloqui, come è possibile ? Ora, su 100 persone che si presentano, vuoi che non trovi almeno UNA che ne capisca un pochino di informatica per esempio ? Sarebbe assurdo, con la fame che c'è, anche il laureato in scienze informatiche, fosse anche solo per qualche mese, quel lavoro lo prenderebbe al volo. Invece no. Motivo ? Ne azzardo due. Primo, le persone vengono assunte per la quasi totalità dietro spinta di qualcun altro. Tra i miei conoscenti che lavorano o hanno lavorato in posti simili (mw, trony, gamestop ecc). nessuno vi è rientrato per meriti, tutti perché avevano qualche conoscenza. TUTTI. Seconda ragione: le persone vengono assunte non in base alle conoscenza ma alle esperienze. Il ragazzo che ha lavorato per 10 anni in negozi simili ha la priorità sulla persona alla prima esperienza, anche se magari ne sa più dell'altro. In fondo il cliente medio è stupido e ne sa meno del commesso. Una volta assunto, il poveraccio si ritrova con orari di lavoro massacranti, a dover svolgere mansioni che vanno ben oltre i propri obblighi, per uno stipendio che neanche arriva ai 1000 euro e soprattutto, a tempo determinato. Dopo un tot di mesi verrà buttato fuori perché assumerne uno nuovo costa meno! Ovviamente il tutto condito da qualche contratto tipo Co.Co.Pro. dove non hai né ferie, né malattie e ti possono buttar fuori anche senza ragione. Bene, a questo punto puoi immaginare lo stato psicologico del ragazzo. Si trova in un ambiente dove lavorano persone frustrate, dove il cliente medio è interessato solo a spendere il meno possibile infischiandosene della qualità del prodotto. Nel MW qui a L'Aquila trovi praticamente solo roba di sottomarche cinesi perché costan poco. Lascia che poi si rompono il mese dopo, chissene no ? Il ragazzo sa che tra un certo numero di mesi andrà a casa, sa che lavorando quei mesi non imparerà niente e che in termini di curriculum qualsiasi ragazzino lo può sostituire. Intanto perde tempo e formazione perché le grandi aziende non assumono gente "anziana". Non impara nulla e nessuno valuta la qualità del suo lavoro ma solo la quantità. Se è capace, ne "capisce" del mestiere che svolge, sa trattare col cliente... a nessuno interessa! Di conseguenza perde motivazioni e nel giro di una settimana inizia a sbattersene le palle, diventa intrattabile, sciorina le solite cazzatelle che fanno piacere all'utonto medio e se ne torna a casa. Ora prova a rispondere da te a questa domanda:
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