Titolo: Omikron: Nomad Soul
Sviluppatore: Quantic Dreams
Genere: Action Adventure
Anno di pubblicazione: 1999
Piattaforma: Pc Windows / Dreamcast
Stato: copyrighted (Eidos)
Lingue: Inglese
Requisiti: Pentium 233, 32MB Ram, Acceleratore 3D DirectX 6.1 o superiore da 4MB, Scheda Audio compatibile DirectX 6.1, Windows 9x, 350MB Hdd, Cd-Rom 4x.
Giocato su: Pc Core 2 Quad, 8GB DDR2, Radeon HD 5870, X-Fi Titanium, Windows 8
Quantic Dream è la casa di sviluppo Francese che ha dato vita ai recenti Beyond: Two Souls, gioco che vanta la partecipazione di attori quali Ellen Page (Jodie) e Willem Dafoe (Nathan), ed Heavy Rain. Entrambi sono titoli di grande successo, sia commerciale che di critica. Forse potrete ricordare anche un certo Fahrenheit (o Indigo Prophecy), uno dei primi giochi nei quali la trama procede seguendo una lunga serie di Quick Time Event, nello stile di Shenmue. Risulta evidente che Quantic Dream punta tutto sulla trama e sull'interattività di gioco, rendendo i propri giochi difficilmente paragonabili ad altri titoli che li hanno preceduti.
Prima ancora di Fahrenheit, il suddetto sviluppatore investe tutto il suo potenziale in un ambiziosissimo progetto di nome Omikron: Nomad Soul. Omikron è il primissimo gioco di Quantic Dream e risultano subito due evidenti realtà: il gruppo di sviluppo ci sa fare ed il titolo, mano a mano che prende forma, è qualcosa di mai visto prima.
Avviato il gioco, verremo proiettati nella sua realtà virtuale e faremo diretta conoscenza con un abitante di Omikron di nome Kay'l 669, il quale aprendo una breccia tra le nostre due realtà, ci mette frettolosamente al corrente del fatto che i nostri rispettivi mondi sono in pericolo e solo noi (quali giocatore) possiamo salvarli, trasferendo la nostra anima nel corpo di Kay'l attraverso il nostro computer. Accettata la richiesta di aiuto del nostro nuovo amico, verremo catapultati ad Omikron nei suoi panni ed assisteremo inermi ad un attacco da parte di una strana e minacciosa creatura, la quale risucchia l'anima di Kay'l, per poi lasciarci soli e piuttosto disorientati nella sconosciuta città (se invece adorate Blade Runner vi troverete a casa).
"I have many things to tell you and very little time... I come from a universe parallel to yours. My world is desperately in need of your help. Only YOU can save us."
Da qui comincerà il gioco vero e proprio: durante le fasi d'avventura controlleremo il personaggio attraverso una visuale in terza persona, con telecamera alle spalle dello stesso e potremo correre, saltare ed interagire con vari altri personaggi ed elementi del contesto, per raccogliere oggetti, informazioni e risolvere puzzle. Come ogni abitante di Omikron, vantiamo un comodo computer da polso chiamato sneak, il quale ci servirà da inventario, diario, mappa e per operare spostamenti veloci tramite slider: questo ci aiuterà a raggiungere con facilità il nostro appartamento per poter fare luce sugli ultimi accadimenti.
Durante le nostre investigazioni, capiterà di dover affrontare diversi nemici ed il gameplay si adatterà, a seconda del caso, alla forma di sparatutto in prima persona, dove ci troveremo a dover sparare ed al contempo a schivare tutti i proiettili che ci vengono riversati addosso, oppure alla forma di picchiaduro, con tipica prospettiva laterale, dove ci troveremo a dover dare prova delle nostre abilità marziali con calci e pugni di vario genere per poter avere la meglio sul cattivo di turno. Purtroppo, a differenza di quella che era l'idea iniziale degli sviluppatori, cioè di rendere queste tre tipologie di gameplay piuttosto omogenee l'una con l'altra, si pecepisce sempre un certo distacco tra l'una e l'altra, le quali oltretutto risultano sempre un po' grezze per le ragioni che andremo ad approfondire in un secondo momento.
Oltre la grande interattività, la seconda grande particolarità di Nomad Soul, è per l'appunto la possibilità di migrare da un corpo all'altro per poter usufruire delle differenti caratteristiche degli abitanti di Omikron: un ricercato non avrà possibilità di passare attraverso un posto di blocco ed una appariscente signorina avrà più possibilità di assicurarsi le simpatie dei mercanti. Anche qualora ci trovassimo a morire, la nostra anima migrerà automaticamente al corpo di chi primo ci si avvicina, il che ci garantisce quasi sempre una seconda possibilità, il che non è un male dato che saremo continuamente braccati da rissosi demoni.
Le idee introdotte da Quantic Dream in Omikron sono per l'anno di pubblicazione, assolutamente avanti tempo: il potenziale di un titolo talmente particolare e dettagliato è assolutamente enorme e, come tale, difficile da gestire. Tecnicamente, il titolo, risulta maestoso e lacunoso al contempo: le risorse di calcolo e di sviluppo sono state ottimizzate a sufficienza ma si scontrano con i limiti tecnologici delle macchine da gioco del tempo ed Omikron risulta un po' grezzo sotto molti punti di vista. Qualche bug di troppo, oltretutto, ha avuto modo di creare disagi nei giocatori: fortunatamente, ad oggi, la situazione è nettamente migliorata grazie a patch sia ufficiali, sia amatoriali, ed alla fine dei conti il gioco risulta comunque sufficientemente solido da garantire un'esperienza senza pari. Anche in questo caso la grafica è accelerata in Direct3D e, per quanto riguarda il comparto audio/musiche, è veramente degna di nota la partecipazione di nientemeno che David Bowie con diverse tracce musicali, 8 delle quali tratte dal suo album Hours. Bowie oltretutto ha prestato sembianze e voce a due dei personaggi di gioco, con la solita indiscutibile classe che lo distingue. Come lui, anche la moglie Iman vanta un personaggio, a differenza del marito, interpretabile.
Un gioco senza età quindi, di spessore e profondità, che non esito a consigliare a chiunque voglia approfondire gli sviluppi del mondo del gaming moderno, passando per il passato dello stesso.